Cosi un giorno in un bar ho osservato alcuni comportamenti e ho capito che chi gioca lo fa spesso per disperazione,con la speranza di mettere a posto la propria vita per sempre.Ma e' frustrato,si sente cosi,si sente come un ladro quando esce e ha vinto.Si sente come un ladro perche' quei soldi,pochi o tanti che siano non gli appartengono e domani finiranno per esser messi all'azzardo.Di nuovo.In una ruota della sfortuna che non ha fine.Nemmeno quando si pensa di vincere,perche' chi avra' vinto 300 ne avra' persi 600 come minimo.Osservavo un uomo inserire una banconota da venti euro per cambiarla in moneta.Ho osservato lui e poi ne ho osservati altri.Tutti mettevano una mano per non far sentire le monete scendere,quasi per una sorta di vergogna,per non esser giudicati.Il giocatore vorrebbe volatilizzarsi finche' gioca,vincere ed uscire con la sua vincita in tasca.Mette dei soldi.Li perde.Ne mette degli altri,recupera i soldi che aveva,ma non basta.Vorrebbe uscirne con il doppio perche' e' la sola strada che gli rimane per pagare l'assicurazione della macchina scaduta.Ne mette altri 20,poi 30,poi 50.La macchina, traditrice pare li riconosca e lo delude.Esce piu' povero di prima pensando che una volta ne aveva vinti 2000.Ma quei 2000 non avevano il valore dei 2000 presi mentre faceva malta,avevano un altro valore,parevano non valere niente.Come niente diventavano nella sala da gioco.Gettoni.I soldi diventavano stupidi gettoni di plastica che puntava,inseriva,dimenticandone il valore.
Dai pettegolezzi alle ricette di cucina. Dal Make up alla comicità. Non ci faremo mancare nulla.
venerdì 8 agosto 2014
Rien ne va plus
Onnipotenti,invincibili.Cosi si sentono le persone che si avvicinano al gioco d'azzardo.Spesse volte perche' la necessita' di aver piu' denaro fa mettere a rischio anche il denaro che c'e'.
Cosi un giorno in un bar ho osservato alcuni comportamenti e ho capito che chi gioca lo fa spesso per disperazione,con la speranza di mettere a posto la propria vita per sempre.Ma e' frustrato,si sente cosi,si sente come un ladro quando esce e ha vinto.Si sente come un ladro perche' quei soldi,pochi o tanti che siano non gli appartengono e domani finiranno per esser messi all'azzardo.Di nuovo.In una ruota della sfortuna che non ha fine.Nemmeno quando si pensa di vincere,perche' chi avra' vinto 300 ne avra' persi 600 come minimo.Osservavo un uomo inserire una banconota da venti euro per cambiarla in moneta.Ho osservato lui e poi ne ho osservati altri.Tutti mettevano una mano per non far sentire le monete scendere,quasi per una sorta di vergogna,per non esser giudicati.Il giocatore vorrebbe volatilizzarsi finche' gioca,vincere ed uscire con la sua vincita in tasca.Mette dei soldi.Li perde.Ne mette degli altri,recupera i soldi che aveva,ma non basta.Vorrebbe uscirne con il doppio perche' e' la sola strada che gli rimane per pagare l'assicurazione della macchina scaduta.Ne mette altri 20,poi 30,poi 50.La macchina, traditrice pare li riconosca e lo delude.Esce piu' povero di prima pensando che una volta ne aveva vinti 2000.Ma quei 2000 non avevano il valore dei 2000 presi mentre faceva malta,avevano un altro valore,parevano non valere niente.Come niente diventavano nella sala da gioco.Gettoni.I soldi diventavano stupidi gettoni di plastica che puntava,inseriva,dimenticandone il valore.
Il gioco provoca dipendenza scrivono in miniatura sui gratta e vinci.Perche' lì lo Stato guadagna un sacco di soldi e allora lo scrive in miniatura.Sulle sigarette guadagna poco e allora che il tabacco uccide si puo' scrivere in grande.Che il gioco d'azzardo uccida tante famiglie no,conviene.
Cosi un giorno in un bar ho osservato alcuni comportamenti e ho capito che chi gioca lo fa spesso per disperazione,con la speranza di mettere a posto la propria vita per sempre.Ma e' frustrato,si sente cosi,si sente come un ladro quando esce e ha vinto.Si sente come un ladro perche' quei soldi,pochi o tanti che siano non gli appartengono e domani finiranno per esser messi all'azzardo.Di nuovo.In una ruota della sfortuna che non ha fine.Nemmeno quando si pensa di vincere,perche' chi avra' vinto 300 ne avra' persi 600 come minimo.Osservavo un uomo inserire una banconota da venti euro per cambiarla in moneta.Ho osservato lui e poi ne ho osservati altri.Tutti mettevano una mano per non far sentire le monete scendere,quasi per una sorta di vergogna,per non esser giudicati.Il giocatore vorrebbe volatilizzarsi finche' gioca,vincere ed uscire con la sua vincita in tasca.Mette dei soldi.Li perde.Ne mette degli altri,recupera i soldi che aveva,ma non basta.Vorrebbe uscirne con il doppio perche' e' la sola strada che gli rimane per pagare l'assicurazione della macchina scaduta.Ne mette altri 20,poi 30,poi 50.La macchina, traditrice pare li riconosca e lo delude.Esce piu' povero di prima pensando che una volta ne aveva vinti 2000.Ma quei 2000 non avevano il valore dei 2000 presi mentre faceva malta,avevano un altro valore,parevano non valere niente.Come niente diventavano nella sala da gioco.Gettoni.I soldi diventavano stupidi gettoni di plastica che puntava,inseriva,dimenticandone il valore.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Occhi diversi.
Mi ero promesso da molto tempo di tornare alle impostazioni di questo mio blog. Mi aveva dato tante emozioni in passato, osservare le reazi...
-
Risposta a un articolo della signorina Tanya Gold apparso su The Guardian, Tuesday 8 September 2009 http:...
Nessun commento:
Posta un commento