sabato 27 settembre 2014

L'Angelo

Il piu' delle volte non ci pensiamo.Perche' le giornate sono spesso piene di azioni veloci,ci muoviamo,parliamo,rispondiamo al telefono e siamo ossessionati dai social network.Tre quarti della nostra vita la impegnamo a dimostrare agli altri cosa facciamo e cosa mangiamo,chi siamo e cosa non siamo.Io non molto a dirvi la verita',nel senso che quando ho capito bene il meccanismo mi sono defilato un po'.
Disattenti,forse impreparati,timorosi o ancor meglio non abbastanza sensibili per cogliere quei segni che ci giungono e che per noi non rappresentano niente.Una foglia che cade,una piuma che scendendo si culla su se stessa fino ad adagiarsi sulla nostra spalla.Una foto che ci cade dalle mani e noi raccogliamo senza riflettere e la riponiamo al posto in cui era senza farvi caso.
Giorni fa spolveravo la libreria di casa quando di improvviso da un libro e' caduta una fotografia.Una vecchia foto del 1959.La foto cade nel mezzo
della stanza,facendo una sorta di gincana e roteando su se stessa fino a fermarsi nel centro del salotto..In quel preciso momento suona il telefono,e' mia zia.La foto rimane ancora lì.Finche' parlo la guardo senza pensare a niente,poiche' in realta' non avevo capito di che foto si trattava e poi comunque non gli avevo dato gran rilevanza.
Ma la guardavo, mentre parlavo del piu' e del meno forse con la curiosita' di capire che foto fosse.
Finita la telefonata mi avvicino e la raccolgo.E' una foto di mia Madre,non la avevo mai vista in tutta la vita.Strano penso,le foto di casa le conosco tutte ...eppure questa non la avevo mai vista.Vi era ritratta Lei a vent'anni sul ponte dei sospiri in un meraviglioso primo piano del suo viso.
Mi viene un nodo alla gola in quel momento,ma per non rattristarmi mi avvicino all'album di foto con l'intenzione di metterla insieme a tutte le altre.Prendendo l'album dalla libreria,la foto mi riscivola dalle mani e vola di nuovo per terra.Stavolta girata con l'immagine verso il pavimento.Allora mi accorgo che vi e' scritto qualcosa dietro,qualcosa scritto con le mani di mia Mamma:
"Finche' mi guardi mi vedi,vedendomi mi pensi,pensandomi mi ami."

venerdì 19 settembre 2014

La voce di Venezia

Una novita' c'e' ed e' fresca fresca  come la giornata di oggi.
Ha inizio da oggi la mia collaborazione con " La voce di Venezia ",il primo giornale online di Venezia che commenta fatti e realta' della quotidianita' cittadina,regionale e nazionale.
Che posso dire?
Seguitemi anche su : " Il calderino"

http://www.lavocedivenezia.it/2014/il-calderino-la-nuova-rubrica-di-cesare-colonnese-benvenuto-a-la-voce-di-venezia/

mercoledì 17 settembre 2014

Hic.

Pare che lo spritz stia passando di moda.Lo si nota camminando per strada in fascia protetta.La fascia protetta e' quell'orario in cui i piu' giovani potrebbero aggirarsi dinanzi al televisore ed e' l'orario in cui si sta attenti a non dir brutte parole e nulla che possa impressionare i piu' giovani.Giustissimo e ci mancherebbe!
Pero' molto giovani sono anche quelli che vedi in strada con un calice sempre piu' grande tra mani e con un goccio di vino rosso dentro.Poco.Meno vino c'e' e piu' si puo' ruotare il bicchiere in quel rituale un po' snob che sottointende: io bevo alcool,socializzo.
Sembrano tutti dei sommelier ( infatti si somigliano),in realta' una buona fetta di queste persone si sta solo ubriacando.Te ne accorgi perche' i bicchieri di vino si susseguono uno dopo l'altro,e dopo il terzo o il quarto,il gesto del movimento del bicchiere svanisce.Osterie piene di studenti e giovani che bevono tassativamente un bicchiere di rosso e riempiono calli e strade senza manco sportarsi quando devi passare di li.Se chiedi loro permesso ti guardano con aria inebetita perche' non capiscono come mai tu non abbia un bicchiere in mano a quell'ora.Lo imparano a scuola,all'universita'.Perche' il vino costa poco e ti ubriachi di piu' a meno prezzo.
Hic.

martedì 16 settembre 2014

La consapevolezza

Eccola qui, puntuale. La passeggiata malinconica di fine estate. Come avevo detto una volta si presenta sempre dopo la Mostra del Cinema, quando si spengono i riflettori incandescenti di una calda estate e quando il sole si allontana un po' lasciando filtrare una luce piu' lieve e i raggi di un sole poco poco più lontano.
E' il momento piu' silenzioso dell'anno per me. Mi chiudo un po', come fossi un fiore o una finestra. Spengo łe radio, ła tv e lascio parlare il silenzio. Mi abbandono un po' a una questa sensazione vagamente malinconica che e' triste si, ma in fondo, lontanamente, ha qualcosa di indefinibile che mi piace.

Mi trasmette fotogrammi di uccelli che emigrano altrove, capanne e ombrelloni chiusi nel silenzio di una riva del mare deserta. 
Mi trasmette la consapevolezza che ogni stagione ha la sua fine. Chi mi conosce bene, forse scruta quel velo che a meta' Settembre mi appanna gli occhi come un vetro. E' la malinconia dei comici, di quelli che scherzano su tutto, che sorridono sempre. Di quelli che cantano anche quando son soli e  non sempre una canzone allegra.

sabato 13 settembre 2014

Chi scorreggia nei pullman

Chi scorreggia nei pullman e' uno stronzo.
Per due motivi.Innanzitutto perche' non si prende le proprie responsabilita' e guarda inebetito gli altri come quasi volesse scaricarloro la colpa e poi perche' le scorreggie si fanno in casa e non in pubblico.Questo vale per ogni etnia,dal momento che siamo diventati Europeiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii ( e senza un soldo in tasca).E bravo mortadella!
Non me ne vogliate.... <3 comment-3--="" nbsp="">

Occhi diversi.

Mi ero promesso da molto tempo di tornare alle impostazioni di questo mio blog. Mi aveva dato tante emozioni in passato, osservare le reazi...