sabato 14 giugno 2014

Dieci decimi.

Dieci decimi.C'e' quella vista perfetta quando hai vent'anni che a te sembra un dono che ti apparterra' per tutta la vita.Perche' quando si e' giovani e si e' in crescita ci si sente,giustamente,insormontabili e forti e nulla sembra poter scalfire questo periodo dell'esistenza.Mi sembra di esserci ancora dentro alla gioventu,come fosse un recipiente,un vasetto in cui mi han rinchiuso e dove han conservato la mia  mente.Ahime',come volano gli anni pero'.E se anche la mente rimane vent'enne,il corpo qualche volta si ribella.Se sfoglio i vecchi album di foto che avro' visto si e no due o tre volte nella vita per non lasciarmi rattristare,mi accorgo di come gli anni si sian ricorsi l'uno dopo l'altro e di quanti alberi di Natale fatti e disfatti senza rendermi conto che segnavano l'arrivo di un nuovo anno.E cosi giorni fa trovandomi improvvisamente a dover leggere un codice su una scatola,non riuscivo a vederlo.Situazione imbarazzante se ti capita davanti alla gente.perche' in quel caso non resta che cominciare un movimento di avvicinamento e allontanamento piu' o meno disinvolto,con la speranza di trovare la profondita' giusta per poter leggere il codice misterioso.Ma non e' cosi in quei momenti,non e' mai cosi quando vuoi passare inosservato.Dopo aver allontanato e avvicinato lo scritto senza risultato,mi giro e chiedo a qualcun altro di leggermi il codice.Poi penso,cavolo,eppure sono giovane...Ancora giovane pare una voce mi suggerisca.Pero' gli anni son trascorsi anche per te che anche se vorresti fare il fringuello dovresti,probabilmente metterti un paio di occhiali per leggere comodamente.Ma l'occhiale ci ricorda i nostri nonni,ci mette di fronte al processo naturale dell'invecchiamento che difficilmente accettiamo a spada tratta.Come le rughe.Quante le persone che non si accettano e alla fine sembrano essere un pollo allo spiedo infilzato e tirato.Il viso teso senza una ruga e le mani macchiate e deformate dai suoi 80 anni.Buffo,ma concepibile il non accettare l'invecchiamento del proprio corpo.Se se ne parla,tutti dicono di vivere il proprio trascorrere degli anni serenamente,quando pero' gli chiedi l'eta' cercano di alleggerirsi qualche annetto o di essere vaghi.Il fatto che a una donna non si debba mai chiedere l'eta ad esempio mi e' sempre sembrata una grande cretinata.Una donna come un uomo puo' essere attraente a 30,40,60 anni.Inutile volersene nascondere una decina.Davvero non ne vedo lo scopo.Ma torniamo alla vista.
Insomma i nostri occhi invecchiano,forse perche' si stancano per primi per aver visto tante cose che non avrebbero voluto vedere,forse perche' anche noi pretendiamo troppo dal passare degli anni e non capiamo che e' del tutto normale.Fatto sta che alla fine ci si deve arrendere.Si deve aprire il cassettino,estrarre gli occhiali,pulirli con il suo straccetto come fosse un rituale quotidiano e poi infilarli e dimenticarsene.Forse solo cosi si riuscira' a dimenticare che il corpo cambia col trascorrer del tempo e che i primi segni di invecchiamento son giunti anche se la gioventu' pare esser scivolata di mano senza nemmeno ce ne accorgessimo.

1 commento:

  1. Come sono vere queste parole, ma per una, io, che doveva morire a 12 anni per una grave malattia, essere arrivata già a 60, è un bel traguardo e se anche io devo infilare gli occhiali per leggere poco importa, importa e molto poterli adoperare perchè ciò significa vivere.

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