sabato 10 maggio 2014

Il mio amore per Frida kahlo

Voglio andare al mio vernissage...voglio andarci!E invece il dottore lo vieto'.Vieto' a lei di andarci,per la sua stanchezza,per la sua mania di strafare.Ma lei trovo' un modo alla fine e ci ando'.
Frida era fatta cosi da sempre.Strafaceva,convinta di potercela fare.Strafaceva di alcool,strafaceva di sigarette,strafaceva di tutto.
Era il risultato di una vita difficile,una sorta di ribellione,forse lo strascico di quel giorno quando a soli 18 anni fece una corsa per prendere quel maledetto autobus.E corse pure.Lo avesse lasciato andare...
Eppure qualche volta corriamo per andare incontro alle disgrazie,col senno di poi....Ci sono strascichi che non si cancellano nella vita,malgrado il tempo passi.E' quasi come se quella situazione si ripresentasse sempre alla nostra porta.
E' IL 17 SETTEMBRE 1925 ed e' festa.E' il giorno successivo alle celebrazioni per l'indipendenza del Messico,figuriamoci!A citta del Messico e' gran festa.
Frida,insieme ad Alexandro,il suo fidanzatino,si sta trascorrendo questa giornata di festa nel caos della citta'.Saliti sull autobus velocemente  per recarsi a casa,un tram si scontra con violenza.La vita di Frida cambia da questo momento.Frida e' una delle poche a rimanere seriamente ferita.Fratture multiple,Frida in quel frangente inaspettato perde addirittura la verginita'. Rimane  immobile per molti mesi,per molti mesi senza vedere i genitori,senza vedere se stessa,nemmeno nello specchio.
Inizialmente si penso' che Frida fosse destinata alla morte e come tale fu messa insieme a coloro che non avrebbero ricevuto assitenza,ma fu il suo ragazzo a farla spostare di li.
Un mese di gesso paralizzarono Frida e dopo, affronto' la prima della trentina di operazioni che serviranno per farla guarire.
Immobile,paralizzata,al confine....come a sei anni quando ebbe la spina bifida e nessuno lo capi'.La stessa malattia di sua sorella,ma erano altri tempi,non vi erano cure,non vi erano molti medici.
Frida approfondi il rapporto col padre.Soffriva di crisi epilettiche,ma era un uomo buono,attento alle esigenze della figlia,perspicace del fatto che lei avesse una marcia in piu'.l padre la aveva capita..Matilda Calderon Kahlo no,la madre non ebbe un gran rapporto con Frida che in qualche modo si sentiva sempre condizionata da lei.Si sentiva giudicata,osservata,in qualche modo plagiata anche nelle sue scelte banali come un cambio di vestito.
Frida nella vita  studio',la rivoluzione messicana fu per lei un grande slancio,ebbe relazioni umane e fisiche anche con donne.Inaspettatanente,in una societa' completamente impreparata,Frida era bisessuale e sufficentemente menefreghista per potersela vivere senza troppe congetture.Frida era una grande donna,ma diciamocelo,fu forse l'incidente,la disgrazia che  la trasformo' in una grande pittrice.Frida costretta all'immobilita'dipingeva se stessa,le sue sensazioni,i suoi momenti.Sua madreper aiutarla fisso' uno specchio al baldacchino affinche lei potesse dipingere se stessa.E cosi fece Frida,prese il suo dolore e lo proietto' sui suoi quadri,sui suoi dipinti che si raccontano da soli.
Era una donna forte si,eppure temeva le operazioni,la paura di non sapere se ce la faceva se poteva andare oltre...la paura dell'incognito.Ci vollero anni per uscire completamente da quella tragica fase e qualche segno su suo corpo rimase.
Guarita da quel maledetto incidente,Frida chiede consiglio a Diego Rivera al quale chiede opionione riguardo i suoi dipinti.


Fine prima parte

Nessun commento:

Posta un commento

Occhi diversi.

Mi ero promesso da molto tempo di tornare alle impostazioni di questo mio blog. Mi aveva dato tante emozioni in passato, osservare le reazi...