venerdì 25 aprile 2014

Il prossimo Papa

Eppure secondo me vi sara' un giorno in cui tutto ci apparira' chiaro.Non  so quando sara',ma mi rendo conto e piu' tempo passa sempre piu' lo sento che il disegno che Dio ha creato per noi e' un tracciato irto di difficolta' spesso,ma altrettanto pieno di significato.Ogni cosa che ci accade.Tutto.Ha il suo significato.
Non siamo preparati abbastanza per comprenderlo,non siamo preparati per dar risposta alle domande che spesso ci facciamo perche' risposta non hanno.Perche' tutto questo deve capitare a me?Perche' questo?Perche' quello?Mai ci siamo posti dicendo:e perche' non doveva capitare a me?Chi ero io perche' non mi dovesse capitare?
Era trascorso poco tempo dal lutto di mio Padre.Fu tutto molto veloce.Una sera mi chiamarono e mi dissero che si sentiva male.Ci recammo all'Ospedale di Venezia dove lo ricoverarono in pronto soccorso e dopo alcuni esami di routine ( gastroscopia,visite e esami del sangue ) decisero di dimetterlo.Andai dal medico e feci un can can.Ma lei davvero e' convinto che mio Padre non abbia niente?Dissi io al medico del pronto soccorso.Non lo dimisero,lo passarono in medica 1.Aveva il cancro e mori il 30 Novembre del 2004.Non mori in ospedale mio Padre,ma a casa sua e quella notte di Novembre faceva freddo e pioveva a dirotto.Io ricordo come fosse ora che mi addormentai esausto al suo fianco.Avra' pensato di sicuro....mio figlio russa,ma sono sicuro che quel suono regolare del mio respiro lo lascio' allontanarsi serenamente.Dopo pochi giorni a Venezia si respirava un aria natalizia che per la seconda volta nella mia vita sentivo soffocante.Tutti questi addobbi,questi suoni,questi sogni,mi sembravano contrastanti col sentimento che avevo nel cuore.Cosi scelsi di portare mia Madre in montagna e ci prendemmo una bella casetta da eremiti in mezzo alla neve di montagna.Che bei giorni furono....l'odore della legna,i vetri appannati e gocciolanti,e poco fuori della finestra quell'intenso profumo di pino mi faceva rivivere chiudendo gli occhi,alcuni attimi della mia infanzia.Cercammo di trascorrere un Natale spensierato anche se eravamo entrambi,tristi,ci consolavamo,abbracciandoci,parlando di tutto.Lei faceva fatica a parlare,aveva avuto bisogno di molta logopedia dopo l'ischemia che le fece rischiare la vita.Parlare e' una cosa normale e noi diamo per scontato di parlare,parlare e parlare.Tante volte non ci rendiamo conto nemmeno di quanto male gestiamo le nostre parole....le usiamo,e abusiamo.Dovremmo soffermarci su questo pensiero e ricordarci che anche il poter parlare e' una fortuna,un dono.Prima del male di mia Madre io non sapevo nemmeno cosa volesse dire afasia e tantomeno logopedia. Rimanemmo un altro mese li,e fu una scelta giusta anche per far distrarre mia Madre.Eravamo ancora in montagna quando in tv mostrarono il Papa appena dimesso da un ricovero ospedaliero dovuto a una tracheite.Ma si capisce che il Papa sta male perche' i giorni che seguono sono un continuo rientro a Policlinico Gemelli e i bollettini medici che si susseguono fanno capire che la situazione e' seria.Il 24 Febbraio al Papa con suo consenso viene effettuata una tracheotomia per farsi che lui possa respirare con meno difficolta'.Quando esce dalla sala operatoria viene portato nella sua stanza del decimo piano,quella che tutti ricorderemo perche' molte persone attesero li' un segno,un saluto dallo stesso Papa.Infatti il saluto del Papa dalla sua finestra arrivera' il 13 Marzo,dopo che le sue condizioni migliorarono decisamente.Pur migliorando il suo stato di salute,il Papa non e' in grado di tenere la veglia della notte di Pasqua.Verra' sostituito dal cardinale Joseph Ratzinger.L'indomani alla Messa di Pasqua,si affaccia,ma non e' in grado di pronunciare le parole della benedizione Urbi et Orbi in latino.Da questo momento il mondo intero si preoccupera' ogni attimo per la salute del Papa che si spegne alle 21 e 37 del 2 Aprile.
Ricordo un silenzio.Tante candele.La cupola di San Pietro autoritaria, maestosa,sembrava aver perso in quel momento ogni significato e autorita'.Cosi fu al funerale.Mi colpi' il silenzio e quel libro poggiato sulla bara le cui pagine si giravano da sole.Col vento.Si giravano con un ritmo quasi regolare,come se qualcuno stesse leggendole e girandole.
Dopo tempo dalla scomparsa di mio Padre e dopo qualche mese dalla morte del Papa una notte feci un sogno.Quando mi alzai mi seentii turbato.Turbato perche' pur essendo credente io sono poco praticante e quella notte feci un sogno che mai avevo fatto nella mia vita.
Ero con mio Padre in una grande Chiesa e lui guardandomi mi disse,vai nell'altra ala della chiesa,c'e' una persona importante che ti sta aspettando.Quando entrai in questa piccola cappella,vi trovai il Papa.
Lui si giro' verso di me ,mi accarezzo' e poi  mi mise una mano sulla testa dicendomi  Tu avrai una gran responsabilita'.Sarai il prossimo Papa.
Mi risvegliai con questo sogno nitido dinanzi agli occhi,nitido come fossero fotogrammi proiettati di continuo nella mia mente.
Non ne parlai con nessuno,ma dissi a mia Madre che volevo andare a Roma due giorni.E cosi feci.
Andai a San Pietro e mi misi in coda,fino a raggiungere il luogo dove si trovava il Santo Padre.Fui colto da un emozione inspiegabile che non posso raccontare.Mi sentii improvvisamente in buone mani e al sicuro.
Spedii una cartolina a mia Madre,della quale vi poso la foto in allegato.Le spedii la foto del Papa che avevo sognato con una dedica semplice che lei potesse capire.Questa cartolina divenne per mia Madre e per me un oracolo.Nei momenti in cui lei stette male,la cartolina su sua richiesta fu sempre sul comodino dell ospedale.Oggi la conservo io,come ricordo di quel viaggio che fu l'inizio di un grande viaggio.
Quale viaggio vi chiederete voi?
Al ritorno da Roma,la mia carriera artistica non era iniziata.Pensai di avere delle cose da dire,di voler parlare con la gente,in uno spazio,in un Teatro.Dopo mesi per una serie di concause feci il primo in assoluto e fu un successo.Da li cominciai il cammino che ho deciso di percorrere:quello dello spettacolo,del Teatro,della scena,del raccontare,del parlare con la gente.Comincio' da li,come fosse una vocazione,una voce interiore.
E scoprii poco dopo che Papa Woityla era un attore di Teatro e amava la scena.Perse un fratello giovane,poi il padre e poi la madre,rimanendo senza famiglia.Non esiste nulla di me prima della sua scomparsa e di quel sogno.
Devo a lui tutto questo.

una nota.Osservate il francobollo appostato alla cartolina.E' stato incollato da me nella citta' del Vaticano.Porta anche il timbro.Ma stranamente porta il disegno di Venezia e l'attore Carlo Goldoni.


Aggiornamento del 28 Aprile 2014.E' stata decisa la data di ricorrenza per Giovanni Paolo II.Il 22 Ottobre.Giorno del mio compleanno.

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