martedì 14 marzo 2023

Occhi diversi.

Mi ero promesso da molto tempo di tornare alle impostazioni di questo mio blog. Mi aveva dato tante emozioni in passato, osservare le reazioni dei miei follower, parlare a modo mio di ciò che mi aveva colpito. Nonostante fossi spesso in disaccordo con le opinioni degli altri, ho sempre detto la mia senza remore e senza peli sulla lingua. E pensate! Sono già passati due anni dal mio ultimo post, sembra impossibile che abbia trascorso quasi 800 giorni della mia vita senza scrivere nulla qui. In realtà, in questi due anni ho scritto qualcosa, forse non qui su questo blog, ma altrove. La vita cambia continuamente, cambia le nostre intenzioni, i nostri sogni, ci suggerisce strade diverse e ci porta ad esperienze nuove. L'evoluzione e la nascita di nuovi social network ci indirizzano verso strade nuove e inesplorate. E poi ci sono le difficoltà, che abbiamo affrontato negli ultimi anni, che forse ci hanno resi disinteressati, svogliati e un po' indifferenti. Abbiamo vissuto come sospesi in un limbo, a volte a galla e a volte giù, nel profondo mare, trattenuti sul fondo dalle nostre difficoltà e dalle nostre paure. Sensazioni nuove che ci hanno fatto tremare. È stato così anche per me in questi anni. Dopo una delusione amorosa che ha cambiato la mia visione di alcune cose, ho continuato a vivere con meno sorrisi, allontanandomi un po' dai miei sogni, da ciò in cui credevo, dalle mie aspirazioni. A volte dare troppo è un errore. Si impara? No! Ma bisogna andare avanti e quando meno ci credi, qualche volta la vita ti premia. Ma prima doveva passare quel periodo oscuro! Era solo questione di tempo e... un po' di fortuna. Tutto accadeva attraverso lo schermo, quando ai telegiornali davano notizie sempre più tragiche che raccontavano di isolamento, decine, centinaia, migliaia di morti a causa di un virus maledetto scappato da un laboratorio. Forse... Ora le cose sembrano andare meglio da quel punto di vista, siamo tornati a vivere, anche se la vita non è più la stessa di un tempo. Ma il dolore si irradia costantemente attraverso lo schermo. Immagini di barconi stipati di esseri umani, nascosti prima e annegati poi. A galla tra le onde di un mare impetuoso e urlante che non dà scampo. Settanta persone. Uomini, donne, bambini. E poi le stesse storie, le stesse scene già viste e sentite. La colpa non ricade mai su nessuno. C'è persino chi attribuisce la colpa alla povera gente che, nella speranza di una vita migliore, si avventura fidandosi di un mare che in poche ore diventa un crudele nemico.

6 commenti:

  1. La vita e' fatta di periodi, piu' o meno lunghi e bastano momenti per sconvolgerla, tutto sta, riuscire a sopportare reagendo col fare e essere quello che siamo e che vogliamo essere.

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  2. Il tuo libro è scritto molto bene. L’ho letto in un giorno.mi è piaciuto moltissimo,io sono veneziana e il mio nome prime di sposarmi era Annamaria Marascalchi,adesso ho preso il nome di mio marito è così da 60 anni sono Annamaria Combs

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  3. Cesare, torna nella tua Venezia...ti aspettiamo

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Occhi diversi.

Mi ero promesso da molto tempo di tornare alle impostazioni di questo mio blog. Mi aveva dato tante emozioni in passato, osservare le reazi...