mercoledì 27 agosto 2014

Sala D'attesa

C'e' un eta' per ogni cosa dicevamo giorni fa.Così anche per i dialoghi senza fine,per le ore estenuanti di discorsi infruttuosi che nel tempo,si sono trasformati in mesi di vita gettata al vento.
Ad esempio nelle chat,in questo modo nuovo ( si fa per dire ) di comunicare col mondo.Spesso sono dialoghi vuoti ,banali,con sconosciuti che tali rimarranno per sempre.Dimenticati,come gli amori svaniti,come quelle amicizie che il tempo non ti fa riconoscere piu',come le aspettative deluse,i sogni infranti,i bicchieri rotti,come il the in polvere sciolto nell'acqua.
Diluiti nel tempo,fino ad essere scordati e nascosti dalla mente che mente per non soffrire.Alle volte penso che staro' qui per un po',ma non rimarro' per molto.In chat intendo,non sulla terra.Sulla terra vorrei rimanerci altri cent'anni.Ma in fondo se sono li e' con una speranza che non ammetto ma c'e'.Di incrociare un' alchimia che mi abbracci e porti lontano.Questo lo pensi anche tu,lo so.E' rara,ma quando c'e' sarebbe bello poterla sviluppare senza ostacoli  anche se ahime' spesso non e' cosi,perche' li dietro c'e' il destino,beffardo,giocherellone.Io credo nel destino,nella casualita',nella fortuna,nella sfortuna che qualche volta costruiamo con le nostre stesse mani e che qualche volta bussa violentemente alla nostra porta,senza lasciarci scelta se non quella di aprirle.Con scelte sbagliate spesso,l'uomo rimane solo.Non sa'accorgersi quando arriva il suo treno o a che fermata deve scendere,o piu' semplicemente sale sul treno sbagliato.Su treno che non lo rende felice,ma rimane li per non rischiare di ricominciare tutti di nuovo.Sbagliando rimane nella mediocrita' e sceso dal treno si trovera' in una stazione arida,che non gli appartiene.
Non lo so se questa potrebbe essere la mia stazione di partenza.Potrebbe.Oppure no.Ho atteso anche io molto e un paio di volte ho sbagliato treno.Sono sceso,senza scoraggiarmi,ho pagato il biglietto del ritorno,poi ho aspettato,aspettato,aspettato.Dio sa' quanto ho aspettato.Aspettando vendevo fiori e donavo chiacchiere in sala d'attesa a chi aspettava apparentemente come me,ma pensava ad altro.Ora,le valigie son fatte,sono piene di vita vissuta,di Amore.Quella parola tanto preziosa quanto maltrattata anche su siti come questo.Disfate le valigie quando sentite di essere arrivati,perche' la felicita' sfugge di mano, come i treni partiti  che non siam mai riusciti a raggiungere.E il treno della felicita' e' un dono prezioso che la vita ci porge,perfino col posto in prima classe.Sbagliamo noi se lo lasciamo andare. ( Cesare Colonnese )

Nessun commento:

Posta un commento

Occhi diversi.

Mi ero promesso da molto tempo di tornare alle impostazioni di questo mio blog. Mi aveva dato tante emozioni in passato, osservare le reazi...