Da Venezianews giugno 2009
Scritto da Veronica Lugato
«Non chiedere cosa il tuo paese può fare per te, ma cosa tu puoi fare per il tuo paese»; la celeberrima frase di J. F. Kennedy esprime perfettamente l’idea dell’esilarante comico veneziano Cesare Colonnese quando afferma che Venezia sembra morta ma in realtà è solo stanca di essere bistrattata e quindi si sente di rivolgere un monito al veneziano medio: «Alsite!».
L’ex visagista con la passione del teatro racconta la vita della città con strabiliante ironia: l’aumento dell’acqua alta, per esempio, ovviamente non avviene in base alle maree ma è direttamente proporzionale al passaggio di informazioni tra le persone: ad ogni «I ga dito che…» il livello cresce sempre di più. E ancora, l’iMob, il nuovo sistema di bigliettazione elettronica in uso su autobus e vaporetti, le ricariche telefoniche e i “gratta e vinci” diventano nelle parole e nei gesti del comico divertenti spunti per spassosissime gag.
I monologhi, in cui il dialetto veneziano gioca un ruolo fondamentale diventando la spalla comica di Cesare Colonnese, sono ricercatissimi in internet e costituiscono una riflessione ironica e sempre bonaria sui vizi e le abitudini dei veneziani. Il 18 giugno al Teatro ai Frari avremo una nuova occasione per ridere di loro…o di noi!
Dai pettegolezzi alle ricette di cucina. Dal Make up alla comicità. Non ci faremo mancare nulla.
martedì 30 giugno 2009
domenica 28 giugno 2009
giovedì 18 giugno 2009
DAL GAZZETTINO DEL 18 GIUGNO 2009
Giovedì 18 Giugno 2009,
VENEZIA - (R.P.) - L’ormai noto attore veneziano Cesare Colonnese (foto) torna stasera ad esibirsi al Teatro dei Frari alle 21, con uno spettacolo in due atti ricco di novità. “I gà dito” infatti, titolo anche delle precedenti esibizioni e soprattutto di un esilarante monologo sull’acqua alta, è divenuto un tormentone che si sente spesso in città. “Proseguo nella mia ribellione – spiega Cesare – all’idea che Venezia sia una città morta, idea che dipende dai singoli individui e dall'assenza di ottimismo”. L’analisi delle difficoltà quotidiane da affrontare con un sorriso prosegue incessante nel suo lavoro, fra difficoltà di coppia, segreterie telefoniche demenziali e tentativi di smettere di fumare. Atteso, assieme ai noti monologhi “dolceamari”, l’inedito “Vernissage”, ironicamente dedicato alla recente esplosione di inaugurazioni legate al mondo dell’arte a Venezia. Sul palco anche la brava Marina De Grandis.
VENEZIA - (R.P.) - L’ormai noto attore veneziano Cesare Colonnese (foto) torna stasera ad esibirsi al Teatro dei Frari alle 21, con uno spettacolo in due atti ricco di novità. “I gà dito” infatti, titolo anche delle precedenti esibizioni e soprattutto di un esilarante monologo sull’acqua alta, è divenuto un tormentone che si sente spesso in città. “Proseguo nella mia ribellione – spiega Cesare – all’idea che Venezia sia una città morta, idea che dipende dai singoli individui e dall'assenza di ottimismo”. L’analisi delle difficoltà quotidiane da affrontare con un sorriso prosegue incessante nel suo lavoro, fra difficoltà di coppia, segreterie telefoniche demenziali e tentativi di smettere di fumare. Atteso, assieme ai noti monologhi “dolceamari”, l’inedito “Vernissage”, ironicamente dedicato alla recente esplosione di inaugurazioni legate al mondo dell’arte a Venezia. Sul palco anche la brava Marina De Grandis.
sabato 6 giugno 2009
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Occhi diversi.
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Risposta a un articolo della signorina Tanya Gold apparso su The Guardian, Tuesday 8 September 2009 http:...